✊✊✊ #tiromancino - I Ferragnez di Maremma che influenzano l'ininfluenza sulla vita delle persone
Ogni epoca ha gl’influencer che si merita. Oggi più che mai, d’altro canto, il “mercato” delle opinioni è talmente segmentato, che ognuno ha il proprio “influenzatore” di riferimento.
Madame De Staël fu a suo modo l’influencer del Romanticismo. Voltaire, Diderot e D’Alambert, possono essere definiti oggi gl’influencer in Europa e nel mondo delle idee Illuministe. Mentre Johann Wolfgang von Goethe fu di sicuro l’influencer più influente del Grand Tour, che tra il XVII e il XX secolo plasmò attraverso i viaggi nelle bellezze d’Italia gl’intellettuali di mezzo mondo. Questo solo per rimanere ai tempi andati.
Certo, si dirà, oggi abbiamo su piazza Chiara Ferragni e Fedez, che nella gerarchia delle fonti del sapere e del bon vivre stanno a piani assai più bassi. Quasi nello scantinato. Ma d’altra parte, a onor del vero, ogni tornante della storia ha avuto i suoi maître à penser, di eccelso o infimo livello. E di volta in volta un po’ tutti abbiamo fatto riferimento agli uni e agli altri. Inutile scandalizzarsi.
Dopodiché non rimane che sorprendersi per l’animoso e futile dibattito accesosi sui social rispetto alla presenza dei Ferragnez in Maremma, al resort castiglionese di super lusso dell’Andana, per festeggiare il di lei compleanno.
Non è tanto il giudizio sull’utilità o meno per l’umanità della celebre famigliola a essere d’interesse. Quanto il tenore delle reazioni, decisamente sovradimensionate, che la loro presenza ha innescato nel dibattito (chiacchiericcio?) pubblico. Con un cortocircuito di prese di posizione, diciamo così, animose e parossistiche.
Grossomodo gli eserciti si sono divisi in due correnti di pensiero maggioritarie. Gli esaltati dalla presenza maremmana della giovane coppia. E gl’indignados che hanno sbandierato il proprio menefreghismo rispetto alla loro aurea discesa in queste lande.
Fra i primi, gli esaltati dei social, i cantori delle magnifiche e progressive sorti della comunicazione di massa secondo i quali veicolerebbe stili di vita moderni, peraltro confusi coi valori. Con loro gli aedi della promozione turistica all’amatriciana della destinazione Maremma. Così certi che uno scatto su Instagram dei due che azzannano una porchetta porti in dote decine di migliaia di turisti nei luoghi aviti, da osannare la loro presenza in questa terra apprezzata dagl’influencer. Fino agli opliti del sindaco Vivarelli Colonna, tetragoni nel rivendicarne il merito d’esser stato il primo, un annetto fa, a invitare la sora Ferragni in Maremma. Ingelositosi ch’era “iuta” agli Uffizi e non in questa landa baciata da Dios. Nientepopodimeno.
Poi ci sono i denigratori sprezzanti. Quelli che tengono a ogni costo a far saper al mondo che a loro gl’importaunaseganulla se la celebre coppia s’è rintanata in Maremma a far merenda. Fra i quali, vedi l’aporia, s’annidano i sinistrissimi cultori della maremmanità tradizionale. Quella pura, che schifa i turisti e la massa plebea in nome di stili di vita bucolici e illibati. All’insegna di un luddismo ambientale che rifiuta la modernità e i consumi manco fossero Satana.
Curiosamente associati ai destrissimi, che dai Ferragnez – icone del tipo di vita luxury oriented cui aspirerebbero come il maiale sogna la ghianda – si sentono traditi per quella presa di posizione indegna del buon Fedez al concertone sindacale del 1° Maggio. Quando il ragazzo, rèprobo, ha osato sbeffeggiare un leghista che avrebbe bruciato in forno il figlio, fosse stato gay. Destrissimi che possono finalmente inveire a ragion veduta contro i komunisti (i Ferragnez) che fanno la rivoluzione carichi di soldi.
A godere dello spettacolo e dei vantaggi che porta, ovviamente, soprattutto la coppia d’influencer del momento. Che si frega le mani per aver annesso al proprio impero anche quest’angolo sperduto di Toscana. Così fuori dai radar del mondo che corre e macina traguardi, da doversi accapigliare per sperare di farsi notare.
Ovviamente il proprio piccolo contributo alla gloria imprenditorial-comunicativa dei Ferragnez, nel suo piccolo, lo dà anche il #tiromanciono che come tutti gli altri, ha dedicato loro qualche attenzione. Riconoscendogli grande abilità nell’attirare lo sguardo su di sé. Quanto una sostanziale ininfluenza sulla vita reale. Ovverosia l'influenza dell'ininfluenza sulla vita delle persone normali.
Ben detto, meglio non potevi scriverlo
RispondiEliminaQuanno cè vò, cè vò!!!
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